Condizioni di vera e propria emergenza nel Carcere di Torino. Ieri 23 marzo 2024 un detenuto straniero ristretto al Padiglione A, dopo aver ricevuto dall’Agente di Polizia Penitenziaria di servizio una risposta non gradita, ha sbattuto violentemente un cancello contro la mano del medesimo, tanto da rendersi necessario l’immediato accompagnamento al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria di Torino da dove veniva dimesso con giorni quattro (4) di prognosi s.c.. La denuncia arriva dal Segretario Generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) dott. Leo Beneduci che dichiara: “A Torino, la situazione è fuori controllo, peggio del Far West, il sovraffollamento è spaventoso e a fronte di una capienza di circa 1.090 detenuti, ne sono presenti circa 1500, pari a quasi il 50% in più; la struttura in avanzato stato di fatiscenza è allo “sfascio” più completo dal punto di vista organizzativo e per la prevenzione dei frequentissimi eventi critici; il Personale di Polizia Penitenziaria è allo stremo delle forze, non ce la fa più! Mancano 267 unità di Polizia Penitenziaria in organico ed è costantemente a rischio la fruizione dei principali diritti lavorativi, quali ferie e riposi; lo stress psico-fisico conseguente determina un preoccupante aumento delle assenze dal servizio per infermità da parte del Personale”. -“Oramai nella principale struttura detentiva del Piemonte si naviga a vista ogni giorno e – conclude il leader dell’OSAPP – “laddove gli addetti del Corpo di Polizia Penitenziaria non sanno più se ed in quali condizioni potranno smontare dal servizio quotidiano, la funzione rieducativa e risocializzante della pena è diventata una vera e propria Chimera in un carcere, quale quello di Torino, divenuto criminogeno nella costante assenza di sicurezza e di risultati.”