di Leo Beneduci_ Nelle giornate precedenti a quella di ieri, non Noi che abbiamo occhi, orecchi e menti allenati, ma qualcuno probabilmente di scarsa esperienza e desideroso di dimostrarsi diverso da quello che, purtroppo, è e rimane, aveva inneggiato alla riapertura delle trattative per il rinnovo del Contratto del Comparto Difesa Sicurezza e Pubblico Soccorso. Eppure di segnali opportuni ed indicativi non ce n’erano! Nessuna convocazione a Palazzo Vidoni sede del Dipartimento della Funzione Pubblica e nessun specifico messaggio da parte di Paolo Zangrillo Ministro per la pubblica amministrazione che pure, nei mesi precedenti, aveva annunciato la disponibilità per i rinnovi di svariati miliardi di euro (7 o 9 se non andiamo errati). Ed infine. nell’invito per le 14,00 a Palazzo Chigi delle 46 (quarantasei) delegazioni previste, per un totale massimo di 92 partecipanti, nessun accenno al rinnovo triennale, ma solo la mera comunicazione dell’incontro con il Sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano che, di regola, non si occupa di contratti e parla, in occasioni gravi ed urgenti, a nome della Premier Giorgia Meloni (assente per l’incontro con Zelens’kyj?). Peraltro, poi all’incontro di ieri erano anche presenti i Ministri Piantedosi, Giorgetti e il citato Zangrillo. Ed infatti, a parte un generico rinvio ad incontri da tenersi a partire da gennaio 2026, le notizie ricevute non sono risultate delle migliori. Sia ben chiaro, non intendiamo né attaccare né stigmatizzare le scelte in sede governativa, né tanto meno abbandonarci al cupo pessimismo, ma chiacchiere e richieste a parte i fatti sono risultati i seguenti e non altri:
1) il rinnovo ci sarà a partire (anche come decorrenze?) dal 2026, ovvero quando saranno disponibili le nuove risorse al momento congelate dalle procedure UE per debito eccessivo;
2) resta vigente anche per il Comparto l’aumento dell’età pensionabile (4 mesi nel 2027 e 6 mesi nel 2028);
3) nessuna introduzione della c.d. previdenza integrativa, già prevista per altri comparti e necessaria a compensare la progressiva diminuzione delle pensioni in virtù del computo su base contributiva,
4) per straordinari, indennità e arretrati contrattuali (vacanza contrattuale?) solo le risorse già previste dal c.d. decreto “Anticipi”, che però non sappiamo quanto e se potranno risultare sufficienti.
Non sarebbero, quindi, le migliori prospettive quelle che attendono il mondo delle divise per il prossimo anno, ma e in ogni caso come OSAPP restiamo attenti e pronti per qualsiasi iniziativa possa rendersi necessaria. Un fraterno saluto a tutti. _ Nota per le redazioni_ Si autorizza la libera riproduzione del presente comunicato citando la fonte “OSAPP – Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria”. Interviste con il Segretario Generale OSAPP Leo Beneduci, disponibili previa richiesta, scrivere a osappoggi@gmail.com .
Leo Beneduci – Segretario Generale OSAPP
OSAPP – Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria
Ufficio Stampa OSAPP

