Si intervenga subito sui detenuti violenti o tanto vale l’autogestione. Dichiarazioni di Leo Beneduci, Segretario Generale OSAPP: «Con la sentenza n. 172/2025 – afferma il Segretario Generale OSAPP, Leo Beneduci – la Corte Costituzionale ha stabilito che non è legittimo escludere automaticamente l’esimente della particolare tenuità del fatto nei casi di violenza, minaccia o resistenza a pubblico ufficiale. In termini concreti, ciò significa che chi aggredisce un poliziotto potrà chiedere che la propria condotta sia valutata come “tenue” e, dunque, non punibile penalmente». «La conseguenza è evidente e gravissima: la tutela penale nei confronti dei pubblici ufficiali – e dei Poliziotti Penitenziari in particolare – si riduce drasticamente. Episodi quotidiani come sputi, calci, aggressioni e resistenze rischiano di essere considerati fatti minori, lasciando chi li subisce privo di una reale protezione».
Beneduci sottolinea come, a parti invertite, un’esimente simile applicata agli operatori penitenziari non esista: «Se fosse previsto anche per i Poliziotti Penitenziari un analogo criterio di tenuità nei casi in cui, nell’adempimento del dovere, intervengono contro soggetti violenti e pericolosi, almeno si riconoscerebbe la specificità di un lavoro che l’Amministrazione continua a scaricare interamente sulle singole unità operative, soprattutto quelle che operano nelle sezioni detentive». Il Segretario OSAPP richiama anche le Regole Penitenziarie Europee: «Dovrebbero esistere istituti specializzati per i detenuti più violenti. Invece, l’Amministrazione continua a distribuirli in tutte le strutture, spesso “a pioggia”, secondo le scelte contingenti dei dirigenti dei PRAP o, talvolta, della stessa Direzione Generale dei Detenuti e del Trattamento del DAP. Come se il problema non riguardasse un sistema ormai sballato e incosciente, ma solo i Poliziotti Penitenziari». «L’OSAPP – prosegue Beneduci – non mette in discussione le leggi. Ma chiede al DAP di attivare subito circuiti di sicurezza adeguati per i detenuti violenti e al Governo di intervenire sulle norme di tutela del personale. Perché nelle attuali condizioni, nelle sezioni detentive, né il lavoro né gli interventi in emergenza sono più sostenibili». «A questo punto – aggiunge amaramente – tanto varrebbe consentire la piena autogestione delle sezioni da parte dei detenuti. La decisione della Consulta rischia di diventare un lasciapassare che riduce ulteriormente la tutela penale dei pubblici ufficiali, mentre sul piano istituzionale e politico non arrivano risposte adeguate. I Poliziotti Penitenziari stanno perdendo protezione su ogni fronte: legale, istituzionale e operativo». «Si intervenga immediatamente – conclude Beneduci – implementando i circuiti dedicati ai detenuti violenti. Chi lavora nelle carceri, in un sistema di promiscuità e inadeguatezza assoluta, davvero non ne può più. _ Nota per le redazioni_ Si autorizza la libera riproduzione del presente comunicato citando la fonte “OSAPP – Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria”. Interviste con il Segretario Generale OSAPP Leo Beneduci, disponibili previa richiesta, scrivere a osappoggi@gmail.com .
OSAPP – Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria
Ufficio Stampa OSAPP

