“SUI PROTOCOLLI OPERATIVI UN MANUALE CHE NON VA BENE NEANCHE COME ABBECEDARIO PER SCOLARI ALLA PRIMA ELEMENTARE NELLE CARCERI”

“Che strano…alle 15,00 L’OSAPP fa il comunicato stampa di mancata condivisione e il DAP alle 16,00 diffonde e convoca…Tra l’altro alla fine non è un manuale e risulta di scarsa utilizzabilità pratica cvd..”

SUI PROTOCOLLI OPERATIVI UN MANUALE CHE NON VA BENE NEANCHE COME ABBECEDARIO PER SCOLARI ALLA PRIMA ELEMENTARE NELLE CARCERI

Alla fine la Montagna partorì il topolino o forse neanche quello.
Invero assai peggio di quel poco che dai noi dell’OSAPP ci si aspettava e le nostre già scarse speranze su quello che l’Amministrazione poteva produrre di positivo per il Corpo sono risultate, comunque, mal riposte.
Difficile immaginare un risultato peggiore per 300 pagine che, di fatto, spaziano dall’inutilizzabile al dannoso.
Come OSAPP non dovremmo fare sempre la parte dei “bastian contrari” soprattutto laddove le altre OO.SS appaiono tutte allineate e coperte, eppure qualcosa dobbiamo fare acché le Colleghe e i Colleghi non risultino ulteriormente danneggiati anche da questa iniziativa.
Quanto mai azzeccata se non addirittura “profetica” la scelta di abbandonare come OSAPP il tavolo di trattativa con il Dap che anche in questa ultima occasione si è dimostrato lontano anni luce dal territorio, dagli istituti penitenziari con quello che vi accade di terribile e inaccettabile ogni giorno e, soprattutto, dal personale di qualsiasi ruolo e profilo che vi opera con sacrificio e abnegazione, oltre che privo di qualsiasi considerazione e/o gratitudine da parte dell’amministrazione penitenziaria centrale.
Per non lasciare oramai completamente da soli le Colleghe, i Colleghi del Corpo e tutti gli altri operatori penitenziari sarà quindi specifico dovere dell’OSAPP dare corso, tempo 30 giorni o poco più, alla pubblicazione e diffusione dei propri modelli operativi..
Una speranza alla fine, ultima tra le ultime, forse ancora non ce la possiamo negare, ovvero che la politica abbandoni le proprie logiche di facciata, si metta una mano sulla residua parte di una coscienza che per il carcere e per la Polizia Penitenziaria è stata sempre avara di interesse e affetti e, cacciando dal Dap gli incompetenti, ne riformi integralmente l’amministrazione e il Corpo.

LEO BENEDUCI – Segretario Generale dell’OSAPP

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