Ieri mattina, nel corso di una perquisizione di routine nel Reparto Accettazione del Carcere di Civitavecchia, è emerso l’ennesimo episodio di rinvenimento di dispositivi tecnologici illeciti. Durante l’operazione, il Personale di Polizia Penitenziaria ha scoperto e sequestrato un cellulare e un microcellulare in possesso di detenuti di nazionalità italiana. Il rinvenimento dei dispositivi è avvenuto nell’ambito delle attività di controllo e sicurezza svolte all’interno della struttura penitenziaria. L’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP) si complimenta per l’eccellente e professionale intervento del Personale di Polizia Penitenziaria, sottolineando l’importanza di tali operazioni per prevenire illeciti all’interno del carcere. L‘OSAPP ricorda che il recente aggiornamento del Codice Penale prevede pene severe per chiunque sia trovato in possesso di dispositivi di comunicazione illeciti all’interno delle carceri. In particolare, la previsione di reato per l’ingresso e la detenzione illecita di telefonini prevede pene che vanno da 1 a 4 anni di carcere. Quest’ulteriore episodio sottolinea la continua sfida della Polizia Penitenziaria nel contrastare il contrabbando di dispositivi tecnologici nelle carceri italiane. Le costanti misure di sicurezza e i controlli, finalizzati a preservare l’ordine e la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari, assicurano il rispetto delle normative in vigore.
Redazione OSAPPOGGI.it
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