CARCERI/OSAPP: per il carcere minorile “C. Beccaria” di Milano maggiori spese a carico dei contribuenti invece che soluzioni – la Corte dei Conti disponga accertamenti urgenti sul Dipartimento per la Giustizia Minorile e sul Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria.- “E’ assolutamente incomprensibile oltre che notevolmente sospetto il fatto che per risolvere le continue emergenze di cui il carcere minorile “C. Beccaria” di Milano è pressochè ogni giorno teatro, a fronte degli immensi ed irrisolti problemi, dei continui danneggiamenti ed incendi, delle aggressioni e dei gravi rischi per il personale e per l’utenza e, da ultimo, persino delle evasioni di soggetti già responsabili di precedenti tentativi, l’unica soluzione individuata dai responsabili romani del Dipartimento per la Giustizia Minorile riguardi l’ulteriore invio presso la struttura di ulteriori unità di Polizia penitenziaria per una spesa aggiuntiva di almeno altri 500mila euro” ad affermarlo in una nota è Leo Beneduci – Segretario Generale dell’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria).
“Tra l’altro – aggiunge il leader dell’O.S.A.P.P. – tale spesa sarà destinata a compensare l’utilizzo quale comandante di un appartenente al ruolo dei Commissari di Polizia penitenziaria proveniente da altra regione e dall’Amministrazione degli adulti, che non dispone della qualifica per svolgere tale incarico (l’I.P.M. di Milano è sede di prima dirigenza ed altre figure di adeguata qualifica avevano espresso il proprio consenso) e che riveste persino un incarico sindacale, normalmente ritenuto incompatibile con tale funzione e tanto da ingenerare il sospetto di una qualche ‘interferenza’ con i vertici dell’Amministrazione della Giustizia minorile, nonché per l’invio a Milano di ulteriori unità del Corpo in una struttura in cui già il rapporto tra addetti e minori è di 3 a 1.
Va inoltre aggiunto che il metodo di inviare in missione forfettaria in alcune sedi specifici appartenenti al Corpo di Polizia penitenziaria (a 110 euro al giorno oltre lo stipendio), ben lungi dal costituire regola e sistema idoneo a risolvere i problemi delle carceri, quanto piuttosto una sorta di ‘prebenda’ spesso di fine carriera, accomuna gravemente e nel malgoverno dei penitenziari italiani le Amministrazioni penitenziarie per gli adulti e per i minori, per spese ingentissime oramai del tutto fuori controllo, rispetto ad impieghi di maggiore utilità per il sistema, per l’utenza e per il personale ed in generale per la Collettività, per cui oltre a richiedere al Ministro Nordio e ai sottosegretari Delmastro e Ostellari di vigilare e di intervenire sul quanto di irregolare, anche a loro nome, viene effettuato, riteniamo della massima urgenza che la Corte dei Conte disponga con la necessaria sollecitudine gli opportuni accertamenti del caso.
La Giustizia, infatti, – conclude Beneduci – deve riguardare il pieno rispetto delle leggi e delle regole vigenti anche dal punto di vista economico né può costituire all’interno delle proprie articolazioni cittadini di serie A e di serie B.