Il rappresentante provinciale del sindacato dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonomo Polizia Penitenziaria) Salvatore De Blasi accende i riflettori sullo stato delle carceri ad Ascoli. Una situazione diventata sempre più difficile. “L’ istituto ascolano – dichiara – è teatro giornalmente di eventi critici, che stanno mettendo a dura prova il personale di polizia penitenziaria operante all’interno dello stesso. Su una popolazione detenuta di media sicurezza, l’80% è costituita da detenuti stranieri per lo più psichiatrici, affetti da gravi disturbi e con problemi di convivenza anche tra di loro. La situazione sta diventando veramente insostenibile, basti pensare che gli agenti sono costretti a lavorare 15 – 16 ore continuative per ripristinare l’ordine e la sicurezza all’interno del penitenziario. Ci sono problemi piuttosto gravi, sui quali va posto l’accanto. Ci sono detenuti facinorosi, pronti a distruggere ed incendiare celle e suppellettili se non vengono accontentati nelle richieste, detenuti che si auto lesionano e mettono in atto gesti anticonservativi, prontamente sventati dalla professionalità degli agenti penitenziari. Si calcola che nell’ultima settimana due celle sono state messe a ferro e fuoco. L’Istituto ascolano è diventato un valzer di ambulanze, solo nell’ultima settimana un detenuto italiano è stato trasportato nell’ospedale di Ascoli e per altre sei volte ha rifiutando il ricovero, offendendo il personale medico”.
Rassegna Stampa OSAPPOGGI.it – Fonte: ilrestodelcarlino.it