di Leo Beneduci_ La politica continua a illudersi e a illudere, promettendo da anni comandanti e direttori titolari in ogni istituto penitenziario. C’era un altro direttore generale del personale, oggi promosso (per merito?) al piano nobile del Dap e nell’anno e mezzo che è seguito è avvenuto, con regolarità e competenza, l’esatto contrario, che ancora prosegue, anche perché se è vero che se certe cose sono state dette (promesse), nessuno ha però specificato l’anno in cui si sarebbero avverate. È così che la telenovela avanza accumulando puntate su puntate e se a volte qualche nuovo protagonista si avventura sulla scena, la storia continua noiosamente con identiche modalità, perché il copione e gli attori principali sono sempre gli stessi. Quindi, se l’uno promette l’altro non mantiene o fa in modo che non si mantenga, se l’uno dichiara pubblicamente il proprio amore spassionato, per l’ anima oltre che per il Corpo, l’altro fa di tutto, nei fatti, per dimostrare l’opposto. Tra l’altro, si era detto che sarebbero state potenziate le carceri, ma a crescere in maniera spropositata, numericamente ma non qualitativamente, sono stati il Dap e i Prap. Altrettanto si era detto che, date le sedi di dirigenza, vi sarebbero stati assegnati i primi dirigenti del Corpo, ma a parte il Dap, vi permangono i dirigenti aggiunti (ad es. come nel carcere più problematico d’Italia di Santa Maria Capua Vetere). Siamo altresì convinti, sempre per parlare di promesse e regole non rispettate, che non appena pronti i 132 Commissari Capo dell’ultimo corso, saranno loro a dover prendere in mano i reparti di tutte le carceri di qualsiasi livello.
Solo che le persone come la pazienza, non durano all’infinito e nell’attesa la realtà ‘scappa’. Scappano gli agenti, scappano i comandanti, scappano i direttori. E i provveditori/dirigenti generali si fanno la guerra (anche con le interrogazioni parlamentari, perché quel posto al Dap è mio e non tuo – sic!) in un sistema che si sgretola sotto il peso delle sue stesse contraddizioni. Il Dap bandisce concorsi, ma gli allievi appena mettono piede nelle scuole – ora traslocate dentro le carceri, dove spesso nessuno può seguirli, per agevolare una formazione di 4 mesi ‘chiavi in mano’ – presentano le dimissioni. Non è formazione, è fuga. Non è vocazione, è disperazione! I comandanti, schiacciati dal burnout, finiscono davanti alle commissioni medico-ospedaliere e vengono ricollocati in altri ruoli, come è successo a Livorno e al Beccaria. I direttori anziani rinunciano ai 1.000 euro al mese in più pur di non mettere piede in carcere, come a Prato dove il DAP ha trovato dopo anni di forfettaria la soluzione in casa (complimenti), o a Firenze-Sollicciano che detiene il triste primato degli eventi critici. E questo dovrebbe essere il “traguardo storico” di cui ci si è vantati? Intanto al DAP come al DGMC si combatte contro il sovraffollamento e le carenze, dei troppi agenti per il sovraffollamento e delle poche scrivanie per le carenze. Per tali ragioni riteniamo che si vociferi che, nel possibile patto di ‘eccessi e malgoverno’ tra Dap e DGMC la direzione generale per l’area penale esterna dall’attuale via Damiano Chiesa 34 possa essere riallocata a Largo Daga 2, Ma il Dap è già pieno più di un uovo, per cui è probabile, invece, che l’uno o forse entrambi, Dap e Dgmc, nella logica del contenimento della spesa pubblica, vadano a reperire qualche ulteriore palazzo in quel di Roma.
Le parole, in conclusione, stanno evaporano nel vuoto mentre il sistema penitenziario affonda. Il tempo delle illusioni è finito. La realtà bussa alle porte dei penitenziari e non trova né comandanti né direttori che possano rispondere. Trova solo silenzio, abbandono e catene di comando spezzate, dove però gli ultimi e più deboli anelli sono sempre i soli a pagare per tutto. Fraterni Saluti a tutti._ Nota per le redazioni_ Si autorizza la libera riproduzione del presente comunicato citando la fonte “OSAPP – Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria”. Interviste con il Segretario Generale OSAPP Leo Beneduci, disponibili previa richiesta via mail o contatto telefonico.
Leo Beneduci – Segretario Generale OSAPP
OSAPP – Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria
Ufficio Stampa OSAPP

