
di Leo Beneduci_ La fase del passaggio tra vecchio e nuovo (si fa per dire) Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria si è quasi conclusa: Massimo Parisi già Direttore Generale del Personale per un periodo di tempo che si fa fatica ad individuare con certezza è stato nominato Vice Capo del Dap come si prevedeva sarebbe accaduto anche se a Capo della stessa Amministrazione fosse stata nominata Lina Di Domenico invece che l’attuale Stefano Carmine De Michele. Normale che la politica, soprattutto l’attuale, debba premiare chi fedelmente e senza danni apparenti ne ha realizzato le aspirazioni pratiche e fino a qualche tempo fa inimmaginabili ed il premio può ritenersi ancora più concreto e grande se al diminuire delle responsabilità corrispondono maggiori potere e prestigio. Troppo facile, quindi, sarebbe per Noi argomentare che il prolungato governo di Parisi al Personale sia forse stato il peggiore della storia del Dap, se non altro per la reiterata assenza di equità e trasparenza nell’assegnazione di sedi, incarichi e fondi (si pensi alle missioni forfettarie che gli uffici di bilancio non riescono a quantificare) a qualsiasi livello, ovvero per il reiterato inasprimento disciplinare, per le mezze verità fatte raccontare a qualche responsabile ed anche per un metodo che ha visto premiare o meglio favorire oltre misura chi, anche per presunte vicinanze di partito, poteva ritenersi “amico degli amici”, mentre e lo ricordiamo, all’impoverimento organico e alla fuga dagli istituti e delle sedi prettamente operative e a contatto con la popolazione detenuta è corrisposto l’incremento di oltre il 240% del personale del Corpo al Dap (complimenti!). Assai difficile che il neo Vice Capo del Dap dal terzo piano di Largo Daga riesca a fare di peggio anche se la speranza di vederne ancora delle belle deve mantenersi inalterata e, d’altra parte, non possiamo evitare di considerare che la gestione “padronale” ed indiscussa, soprattutto dal punto di vista sindacale, mai così intensa e pregnante e tanto da toccare tutti gli aspetti della vita dell’Amministrazione centrale degli ultimi anni sarà sicuramente tramandata anche a chi ne sarà il successore.
Unico elemento di discontinuità, che però forse non lo è, il fatto che l’interim del Personale sia stato nel frattempo assunto dal Capo del Dap. Che qualcosa di “strano e grave” e possibilmente di non più ripetibile sia giunto alle orecchie del nuovo Vertice dell’Amministrazione o magari anche del Ministro? Assai difficile che possa essere così, ma magari….
Fraterni Saluti a tutti.
Leo Beneduci – Segretario Generale OSAPP
Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria
Ufficio Stampa OSAPP