
di Leo Beneduci_ In estrema sintesi, questo il pensiero del Guardasigilli Nordio, così come espresso in risposta ad una interrogazione parlamentare del senatore Ivan Scalfarotto (IV) sulla mancata nomina, a tutt’oggi, del nuovo Capo del Dap in sostituzione di Giovanni Russo dimessosi dall’incarico ormai cinque mesi or sono.
Secondo Nordio la scelta di Lina Di Domenico, attuale facente funzioni dell’Amministrazione penitenziaria, rimane la migliore possibile in quanto magistrato di ampia esperienza, che avrebbe varato provvedimenti essenziali quali quelli attuativi del decreto ministeriale istitutivo del gruppo di intervento operativo (GIO), la bozza del decreto relativo all’introduzione della figura del negoziatore tra gli appartenenti al Corpo di Polizia penitenziaria, nonché le linee guida per garantire ai detenuti il diritto all’affettività, etc. etc.
Affermazioni che, in apparenza, escludono contrasti tra le volontà del Quirinale (piccato per una scelta che non sarebbe stata condivisa a priori) e gli intenti del dicastero della Giustizia e che, altrettanto, smentirebbero divergenze sulla scelta del Capo del Dap tra lo stesso Ministro e il sottosegretario delegato Delmastro che però ne resta il reale e concreto ispiratore.
Nel frattempo e per la prima volta nella storia sono quasi 5 i mesi trascorsi senza un Capo dell’Amministrazione penitenziaria effettivo e ogni giorno c’è chi giura che la nomina si farà…nel prossimo Consiglio dei Ministri, mentre rispetto ai “papabili”, tramontate ipotesi affascinanti quanto fantasiose quali quelle relative a candidati del calibro di Gratteri, Di Matteo, Ardita o Maresca, l’ultima ipotesi in ordine di tempo riguarderebbe un Sostituto presso la Procura di Milano.
Sia come sia, devo confessare che da tempo non nutro più alcun interesse a partecipare alla roulette sui nomi dei possibili capi del Dap e ciò perché ritengo che, a meno che non si tratti di figure di particolari vigore intellettuale e conoscenza dei problemi del carcere in Italia, nonché munite di adeguata “carta bianca” dal punto di vista politico, chiunque sia non potrà che mitigare solo in minima parte l’attuale disastro.
Certo, ben altra cosa è sostenere che chi attualmente c’è e opera come opera, con gli attuali risultati, sia la migliore delle opzioni possibili. Ma è proprio questo il problema: del carcere, chi detiene il potere di intervenire e persino di cambiare le prospettive del sistema, ha una visione più che distorta, quasi come se vivesse in un universo parallelo in cui le leggi dello spazio e del tempo sono completamente l’opposto di quelle vigenti da noi; in fondo il carcere va male dappertutto nel mondo e in Europa (come in Francia e in Messico), il carcere andava male quanto Carlo Nordio era magistrato a Venezia, come andava male quando Giorgia Meloni era Ministro per la Gioventù o Vice Presidente della Camera dei Deputati e andava male persino quando Andrea Delmastro presentava interrogazioni parlamentari contro quella che allora era la gestione del Dap.
Le carceri, che adesso vanno molto peggio di quanto di negativo ci si potesse aspettare, erano e restano un problema irrisolvibile per cui, secondo questi signori, contro il sovraffollamento c’è la costruzione di nuove carceri (magari anche quelle da realizzarsi in Albania), se i poliziotti penitenziari (di fatto sempre di meno nonostante le promesse vane ricevute) subiscono aggressioni e processi in fondo è perché, senza che nessuno glielo avesse chiesto, hanno scelto di arruolarsi e se i detenuti più violenti, soprattutto se affiliati alle criminalità, spadroneggiano o se la droga imperversa implacabile è perché la vita va così anche fuori e nelle celle non può essere diverso.
Ma la funzione del carcere, l’immagine, il ruolo e la vita stessa dei poliziotti penitenziari, la sicurezza dei Cittadini? Ma davvero pensiamo che un “semplice” Capo del Dap possa fare veramente qualcosa, quando chi siede nei palazzi della politica e non da oggi non sa neanche da che parte cominciare?
Forse nella prossima Legislatura….
Un fraterno saluto a tutti.-
Leo Beneduci – Segretario Generale OSAPP
Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria
Ufficio Stampa OSAPP