
In qualità di Segretario Generale dell’O.S.A.P.P., esprimo profonda preoccupazione per l’inerzia dei vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di fronte all’emergenza suicidi nelle carceri italiane. È inaccettabile afferma Leo Beneduci, leader del OSAPP che il neo vice direttore generale dei detenuti e trattamento non abbia ancora emanato alcuna direttiva concreta sulla prevenzione dei suicidi, ignorando il monito del Presidente della Repubblica e tradendo quella dimensione di umanità che dovrebbe essere il fondamento del sistema penitenziario. Mentre i numeri delle morti in carcere continuano a crescere, l’unica risposta dell’amministrazione è stata la stipula di una polizza assicurativa per il personale da parte del direttore generale DEI BENI E DELLE RISORSE. Una misura che, per quanto necessaria, appare come un tentativo di tutelarsi dalle conseguenze piuttosto che affrontare le cause del problema. Questa paralisi decisionale ha un doppio effetto devastante: da un lato, non protegge le vite umane che continuiamo tragicamente a perdere nelle nostre carceri; dall’altro, espone il personale di polizia penitenziaria a procedimenti penali da parte dell’autorità giudiziaria. Gli agenti in prima linea pagano per responsabilità che appartengono ai vertici dell’amministrazione. Come rappresentante delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria, chiedo un immediato cambio di rotta. Non possiamo accettare che la risposta a questa emergenza sia solo una copertura assicurativa. Servono protocolli operativi chiari, strategie di prevenzione concrete e risorse adeguate per attuarle. Il tempo delle parole è finito – conclude Beneduci – o il DAP assume le proprie responsabilità, o dovremo considerare ogni nuovo suicidio come il risultato diretto di questa incomprensibile inerzia.