di Leo Beneduci_ In fatto di figuracce il Dap non è secondo a nessuno. Era già accaduto che sui 720 profilattici da distribuire ai detenuti per motivi terapeutici e acquistati nel febbraio 2025, su disposizione della direttrice del carcere di Pavia, il Dap si fosse “affrettato” (?), con proprio comunicato nel settembre 2025 (sic!), a comunicare la bocciatura dell’iniziativa. Invece ieri 5 ottobre, verso le 13,30 è stata diffusa dagli organi di informazione l’improvvisa notizia della sospensione dal servizio della direttrice del carcere di Pavia, sempre per la vicenda dei 720 profilattici ai detenuti. Secondo alcune testate giornalistiche, la motivazione del provvedimento sarebbe conseguita alle forti proteste delle organizzazioni sindacali del personale….ma quando mai potrebbe accadere una cosa del genere!! Passano, infatti, “solo” un paio d’ore e mediante un nuovo comunicato il Dap smentisce la notizia: nessuna sospensione! Ma la frittata è fatta, quella dei profilattici gratuiti ai detenuti è una iniziativa che avrebbe suscitato molto più di un mal di pancia nell’amministrazione penitenziaria centrale e, probabilmente, al secondo piano di via Arenula a Roma in cui tanto si parla ma assai poco si attua per il personale e per le carceri. Anche perché, immaginiamo, il problema dei profilattici gratuiti ai detenuti non sarebbe vicenda esclusivamente pavese, né il Dap attuale risulterebbe in grado di esercitare controlli o di condividere progetti con il proprio territorio, in cui i direttori, neanche a dirlo, fanno e disfano a proprio piacimento, soprattutto sulle spalle della Polizia Penitenziaria. È il Dap stesso a confermare la propria assoluta “sottomissione” alle logiche direttoriali locali, nella misura in cui dimostra, persino di domenica, di essere in grado di diffondere comunicati stampa per smentire illazioni e/o sospetti che possano riguardare i dirigenti amministrativi delle carceri, ma che mai e poi mai hanno riguardato (né riteniamo possano riguardare in futuro) gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria, qualora analogamente ed ingiustamente bistrattati dagli organi di stampa. Eppure la Polizia Penitenziaria rappresenta l’83% del personale delle carceri, ma in quanto a considerazione e “potere” interni, il peso relativo è assai meno dell’1%. Non ci resta, quindi, che meditare, invero a lungo e severamente, tutti quanti nessuno escluso!_ Nota per le redazioni_ Si autorizza la libera riproduzione del presente comunicato citando la fonte “OSAPP – Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria”. Interviste con il Segretario Generale OSAPP Leo Beneduci, disponibili previa richiesta, scrivere a osappoggi@gmail.com .
Leo Beneduci – Segretario Generale OSAPP
OSAPP – Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria
Ufficio Stampa OSAPP

