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Criticità carceri di Puglia e Basilicata, OSAPP incontra il Capo del Dap Petralia

Si è tenuto il 25 febbraio scorso  l’incontro in video conferenza tra le segreterie regionali di Puglia e Basilicata con il Capo D.A.P. Presidente Bernardo Petralia il Direttore Generale del personale Massimo Parisi e Il Provveditore regionale Giuseppe Martone.

Ad annunciarlo è Ruggiero Damato, Segretario Regionale OSAPP Puglia

“che evidenzia pur riconoscendo l’attenzione del Capo DAP dottor Petralia e il capo del Personale Parisi, che nelle giornate di mercoledì e giovedì scorso ha visitato i penitenziari di Lecce e Bari incontrando i poliziotti-e e le organizzazioni Sindacali rappresentativi tra cui l’OSAPP, dando un segnale di vicinanza che da anni non si aveva, di fatto non hanno portato notizie confortanti dal dicastero e dalla politica, confermando che incremento di personale non è ancora previsto e che bisogna andare avanti con quello che si ha, pertanto continuare il trend dei turni massacranti e violazione sistematica degli accordi contrattuali, assistendo di fatto solo garantismo dei diritti dei reclusi senza tener conto delle criticità cui sono sottoposti gli uomini e donne della polizia penitenziaria nella regione Puglia, in particolare quello del ruolo Agenti/Assistenti che di fatto svolge il vero lavoro operativo nelle sezioni detentive, muri di cinta, ingressi, traduzioni e piantonamento.

Pasquale Montesano, segretario generale aggiunto OSAPP aggiunge:

“L’obiettivo sindacale è quello di portare all’attenzione del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria e delle Autorità politiche la disastrosa e drammatica situazione del sistema penitenziario in Puglia e Basilicata, le inottemperanze in tema di relazione tra le parti e nell’equa e trasparente gestione del personale, il quale dopo l’emergenza e gli effetti del Coronavirus, si trova oggi ad affrontare ulteriore grave disagio legato all’apertura del nuovo reparto di Taranto, che segue quello di Lecce e Trani, che evidenzia una situazione oramai drammatica e apparentemente senza via di uscita. Queste sono le condizioni, l’organizzazione e la vivibilità lavorative del Personale di Polizia Penitenziaria negli istituti penitenziari dell’intero territorio nazionale e, in particolare, della regione Puglia: in particolare le gravissime condizioni per la Polizia Penitenziaria della CC Taranto (con 650 detenuti a fronte di una capienza tollerabile di n.330, di cui 70 As3 260 giudicabili 60 in reclusione 60 protetti 100 custodia aperta 25 donne e rimanenti tra semi liberi e art 21) impongono nell’immediatezza risolutivi e non più differibili azioni del Governo e dell’amministrazione per una area, quale la Puglia, maggiormente esposta per il contenimento di pericolose cosche locali della criminalità organizzata. Va rimarcata anche la situazione degli istituti di Potenza Matera e in particolare di  Melfi, teatro di cruenti atti di violenza da parte della popolazione detenuta: 60 detenuti tutti della sezione “alta sicurezza” il 9 marzo scorso si erano rivoltati prendendo in ostaggio nove persone fra agenti di Polizia Penitenziaria e personale sanitario.
Tali circostanze ed eventi tra la Puglia e Basilicata hanno determinato ed evidenziato lo stato di abbandono di amministrazione e politica su tante questioni che seppur segnalate sono state scarsamente attenzionate.
Il Presidente Mario Draghi e la Ministra Marta Cartabia pongano la loro attenzione sul sistema penitenziario, in particolare sulle carceri di Puglia e Basilicata, letteralmente al collasso, onde evitare maggiori e più gravi conseguenze per la Polizia Penitenziaria e non solo.

 

 

Fonte: sassilive.it

Redazione OSAPPoggi

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