Casa Circondariale Santa Maria Maggiore: Polizia Penitenziaria premiata a Venezia per coraggio, dedizione e professionalità

La Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore ha ricevuto ieri un’importante onorificenza durante la storica Festa di San Marco, un evento che quest’anno ha visto per la prima volta il Comune di Venezia conferire il suo prestigioso premio al Personale penitenziario. Questo riconoscimento è il frutto del lavoro instancabile e silenzioso del Corpo di Polizia Penitenziaria e della Direzione dell’Istituto, impegnato quotidianamente a mantenere un equilibrio delicato tra sicurezza e recupero. L’atmosfera solenne di Palazzo Ducale ha accolto la cerimonia, che è stata aperta da un videomessaggio del Ministro della Giustizia Carlo Nordio. Nel suo intervento, il Ministro ha espresso un sentito elogio per il lavoro del Personale penitenziario, sottolineando come l’impegno quotidiano della Polizia Penitenziaria sia essenziale per la stabilità democratica del Paese. Il riconoscimento è stato conferito in particolare agli Assistenti Capo Coordinatori Rosario Piletto e Alessandro Serra, protagonisti di un salvataggio eroico lo scorso 18 gennaio. Durante un servizio di trasporto, i due agenti sono riusciti a salvare una persona in procinto di annegare nel Canal Grande. Con loro hanno agito anche l’Assistente Giovanni Nicosia e l’Agente Scelto Francesco Di Fuccia, tutti protagonisti di un intervento tempestivo che ha dimostrato, ancora una volta, il coraggio e il senso del dovere che contraddistinguono la Polizia Penitenziaria. Ma non solo riconoscimenti operativi. È stato premiato anche il dott. Ferdinando Ciardiello, Capo Area Educativa dell’Istituto, che concluderà a breve il suo servizio per pensionamento. Il premio ricevuto celebra non solo la sua lunga e dedita carriera, ma anche la visione educativa che ha saputo sviluppare in collaborazione con il personale della Polizia Penitenziaria. Il Direttore dell’Istituto, dott. Enrico Farina, ha parlato con orgoglio di questo risultato, dichiarando: “Questo riconoscimento non è per il carcere in senso astratto, ma per la nostra comunità. Ogni persona che lavora in questo Istituto ha contribuito a rendere possibile questo risultato che oggi viene pubblicamente celebrato. Sono fiero di dirigere una struttura che sa essere pronta al cambiamento, che è un punto di riferimento aperto al territorio e che promuove inclusione e reinserimento.” Il premio va anche a un modello innovativo di trattamento, che coinvolge attività produttive interne come il CUP, la serigrafia e la pelletteria, ma anche una rete di collaborazioni con realtà esterne, tra cui la Biennale di Venezia e Veritas, che testimoniano l’impegno costante di Santa Maria Maggiore per il recupero e la riabilitazione. Un esempio concreto di come un carcere possa diventare non solo un presidio di sicurezza, ma anche un centro di trasformazione civile e sociale. Leo Beneduci, Segretario Generale dell’OSAPP, ha commentato con soddisfazione questo importante riconoscimento: “Un plauso alla Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore e alla Polizia Penitenziaria veneziana, che con il loro impegno quotidiano e silenzioso stanno dimostrando al Paese che il nostro lavoro non è solo fatto di controllo e disciplina, ma anche di umanità, coraggio e dedizione. L’intervento eroico degli Assistenti Piletto, Serra, Nicosia e Di Fuccia è solo la punta dell’iceberg di una professionalità che ogni giorno si misura con sfide enormi, con il dovere di garantire la sicurezza, ma anche di rispondere ai bisogni di chi si trova in situazione di detenzione. Questo premio è il riconoscimento del valore del Corpo della Polizia Penitenziaria e del suo ruolo imprescindibile nella società. È un segno di speranza per tutti quelli che credono che una Giustizia più giusta sia possibile, che il reinserimento sia una realtà concreta e non un semplice slogan”.
Ufficio Stampa OSAPP
Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria