
COMUNICATO STAMPA_ “L’invio di un comandante in missione e di un nuovo direttore al carcere di Prato rappresenta l’ennesima soluzione tampone che non risolve i problemi strutturali, ma li ridistribuisce semplicemente ad altri istituti del distretto.” Lo dichiara Leo Beneduci, Segretario Generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria). Il sindacato denuncia l’inconsistenza di una strategia che non affronta le reali cause dell’emergenza. “Il carcere di Prato è stato per oltre un anno teatro di aggressioni, eventi critici, evasioni, suicidi e sequestri di sostanze e telefoni cellulari, nonostante avesse già un direttore e un comandante in missione. Questo dimostra chiaramente l’inefficacia di un approccio basato su soluzioni temporanee,” prosegue Beneduci. L‘OSAPP evidenzia come la direzione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – il Dap continui a implementare una strategia inefficiente: “Invece di procedere con trasferimenti d’ufficio e individuare le responsabilità ai vertici, si preferisce adottare misure provvisorie che non affrontano il problema alla radice. Ci chiediamo perché il Dap non valuti le eventuali responsabilità del direttore del personale, del provveditore e del direttore penitenziario.” Il sindacato segnala che la conseguenza immediata di queste misure sarà l’alleggerimento dell’istituto di Prato a spese degli altri. “Il nuovo comandante e il nuovo direttore chiederanno integrazioni di personale e soprattutto trasferiranno i detenuti più problematici verso altre strutture come Sollicciano, già al collasso, Perugia, Terni o istituti minori, creando nuove criticità in realtà finora stabili.” “Questo continuo rimandare le soluzioni definitive a favore di interventi emergenziali dimostra la mancanza di una visione strategica e di una progettualità a lungo termine. Il Dap sembra operare esclusivamente in modalità reattiva, utilizzando l’emergenza come giustificazione per missioni, spostamenti e straordinari, senza mai affrontare i problemi strutturali,” continua il Segretario Generale. L’OSAPP sottolinea come questa politica finisca per scaricare tutte le responsabilità sul personale “minuto” e in prima linea: “I poliziotti penitenziari pagano il prezzo più alto di questa miopia amministrativa, mentre i veri responsabili restano al riparo da ogni critica. Il personale è perfettamente in grado di distinguere tra soluzioni reali e palliativi temporanei.” “La gestione dell’emergenza Prato è emblematica di un sistema che non sa pianificare oltre il contingente e che si rifiuta di individuare le vere responsabilità. Non è un caso isolato, ma il sintomo di un’amministrazione incapace di elaborare strategie efficaci per la gestione degli istituti penitenziari italiani,” conclude Beneduci.
Ufficio Stampa OSAPP
Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria