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CARCERE OPERA -In carcere per terrorismo Ora chiede asilo

Lomagna, fra 18 giorni Ghaith Abdessalem sarà libero.

Ghaith Abdessalem, classe 1991, origini tunisine, fiancheggiatore dell’Isis, chiede asilo politico. Il suo legale ha avanzato la richiesta e tra 18 giorni, appena uscirà dal carcere di Opera dove sta scontando la pena di 5 mesi inflitti dal giudice Enrico Manzi per resistenza, minacce e percosse a pubblico ufficiale, la commissione territoriale di Milano prenderà in esame la richiesta. L’avvocato Monica Gnesi, che assiste il 29enne, residente a Lomagna, si è dichiarata soddisfatta dell’avvio dell’iter per ottenere lo status di rifugiato.

“Ghaith – è la richiesta del suo legale – ha necessità di protezione”. Quella di Ghaith Abdessalem è una storia lunga, nel 2015 inizia il percorso di avvicinamento all’Isis ispirato dal fratello maggiore Ghassan. Quest’ultimo si arruola nell’Isis, trasferendosi in Siria, diventandone un membro di spicco e nel 2017 venne giustiziato dagli stessi militanti del sedicente Stato Islamico. Ghaith sviluppa contatti con persone appartenenti all’area integralista, fino a manifestare l’intenzione di volersi arruolare a sua volta.

La Digos di Lecco, con la Direzione centrale della polizia di prevenzione e l’Intelligence interna, riconosce in Ghaith un soggetto pericoloso e quindi arrestato ed espulso dall’Italia col divieto di tornarci per 15 anni. Ma il nostro Paese gli piace tanto e fa ritorno, così nel giugno 2017 venne fermato a Linosa, arrestato e di nuovo espulso, un mese dopo un secondo arresto a Palermo, quindi torna dai genitori a Lomagna dove avviene un movimentato arresto. Quel giorno Ghaith oppone resistenza, reagisce violentemente e ferisce un agente della Polizia e il giudice lo condanna a 5 mesi in prosecuzione di un anno e 7 mesi, inflitti per reati commessi prima del 2010. Una parte della pena la sconta ai domiciliari a Lomagna e pochi giorni prima della fine, il 12 novembre 2018, fugge. Prende contatti in Francia, quindi fa tappa in Belgio e Germania, poi, nel settembre scorso, fa rientro in Italia per riabbracciare la madre a Lomagna e gli agenti della Digos lo arrestano. Finisce nel carcere di Opera dove sta scontando l’ultima condanna (5 mesi) inflitta dal tribunale di Lecco. Tra 18 giorni sarà libero e adesso spera di ottenere l’asilo politico.

 

 

Fonte: ilgiorno.it – Daniele De Salvo

Redazione OSAPPoggi

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