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Carcere di Brindisi: positivi al Covid tre detenuti e un agente

In corso screening a tappeto su detenuti, agenti e personale medico. Effettuati fino a oggi 300 tamponi di controllo.

Almeno quattro casi di positività al Covid-19 sono stati accertati nei giorni scorsi presso la casa circondariale di Brindisi. Si tratta di tre detenuti e di un agente di polizia penitenziaria.

Di concerto con l’Asl di Brindisi è stato avviato uno screening di tutta la popolazione carceraria, inclusi anche medici e operatori sanitari. Sinora sono stati effettuati 300 tamponi di controllo.

Ulteriori test verranno effettuati nei prossimi giorni. A scopo precauzionale sono stati sospesi i trasferimenti in carcere. Tutti e tre i detenuti, uno dei quali era appena giunto da un’altra struttura, sono in isolamento, in buone condizioni.

Nel corso della prima ondata pandemica si erano registrati due soli contagi fra i detenuti. Le misure anti contagio sono rigorose. All’arrivo il detenuto asintomatico viene ospitato nella cosiddetta zona gialla e sottoposto a un primo tampone dopo 72 ore. Se è negativo passa in un’area verde per ulteriori quattro giorni, al termine dei quali viene effettuato un nuovo tampone. Se è negativo anche questo può entrare in comunità. Una zona rossa, invece, è riservata ai casi sospetti sintomatici o accertati di infezione da Covid-19.

Quando un detenuto già presente in carcere ha sintomi che possono suggerire un’infezione da Covid,  la visita medica si svolge in una zona dedicata che viene poi accuratamente sottoposta a sanificazione. I detenuti che arrivano da altri istituti penitenziari e sono in possesso di risultato negativo al tampone eseguito nel luogo di provenienza vengono sottoposti a un secondo test a 72 ore dall’ingresso: se la negatività viene confermata possono essere ospitati negli spazi comuni. Se invece sono sprovvisti di certificazione del tampone saranno trattati come “nuovi giunti”, così come i detenuti che rientrano dall’esecuzione di permessi. I ristretti in regime di semilibertà, infine, sono ospitati in zone separate dalla restante popolazione detenuta e al rientro serale in Istituto devono compilare la scheda di autocertificazione ed essere sottoposti a rilevazione della temperatura corporea.

 

 

 

 

Fonte: brindisireport.it

 

Redazione OSAPPoggi

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