Nella serata di ieri, verso le ore 21.45, presso il reparto Covid del carcere di Frosinone, un detenuto di origine marocchina, per futili motivi, ha appiccato il fuoco alla propria cella e il fumo ha reso immediatamente irrespirabile l’ambiente non dando modo al personale intervenuto di vedere la situazione all’interno. Grazie comunque all’intervento del personale di Polizia Penitenziaria si è riusciti a domare l’incendio, il detenuto ha opposto resistenza sdraiandosi per terra all’interno della cella ed ha aggredito con calci e pugni il personale di Polizia Penitenziaria. Alla fine sono rimasti contusi 4 appartenenti al Corpo, con 5 giorni di prognosi per tutti.
A denunciare gli episodi è l’O.S.A.P.P. – (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Vice Segretario Generale Giuseppe Proietti Consalvi.
“Questo ennesimo atto è il risultato di una politica penitenziaria attuata in assoluto dispregio delle condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria spesso lasciato solo nelle sezioni detentive ad operare in assoluta ristrettezza di mezzi e di supporti e anche con detenuti di estrema pericolosità. Sono episodi che possono mettere a repentaglio l’ordine e la sicurezza nonché l’incolumità degli Agenti di Polizia Penitenziaria che vi operano e che come già detto sono completamente abbandonati a loro stessi a fronte di una popolazione detenuta complessa e difficile da gestire con casi particolari e psichiatrici.”
"Ma davvero la Polizia penitenziaria è un Corpo di folli e violenti che a pochi…
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