
COMUNICATO STAMPA OSAPP_ Nella giornata di sabato 14 giugno, presso la Casa Circondariale di Velletri, si è verificato un ennesimo grave episodio di violenza ai danni di due Agenti di Polizia Penitenziaria. Un detenuto italiano, classificato come “sex offender” e già noto per la sua condotta aggressiva e destabilizzante, ha aggredito a calci e pugni i due Agenti, costringendoli a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso, da cui sono stati successivamente dimessi con una prognosi di cinque giorni ciascuno. L’evento, avvenuto intorno alle ore 14.00, è stato classificato sul portale istituzionale come “evento critico alto”. Nonostante le ripetute segnalazioni da parte della Direzione e del Personale, la richiesta di allontanamento del detenuto, avanzata al PRAP Lazio, è stata inizialmente respinta. Solo dopo l’intervento del Provveditore, intorno alle ore 17.00, è stata disposta l’assegnazione del ristretto presso il carcere di Frosinone. Una volta giunto presso tale istituto, la scorta della C.C. di Velletri si è vista rifiutare il detenuto dal medico di Frosinone, che ha sostenuto la necessità dell’uso di un catetere — dichiarazione che risulterebbe smentita dal diario clinico redatto dal medico dell’istituto di provenienza. Il detenuto è stato quindi condotto, sempre dalla scorta di Velletri, presso l’Ospedale di Frosinone, dove attualmente risulta piantonato, con un ulteriore aggravio per un Personale già duramente provato. “Quanto accaduto – dichiara il Segretario Generale dell’OSAPP, Leo Beneduci – rappresenta l’ennesima testimonianza di un sistema penitenziario al collasso, dove a pagarne le conseguenze sono, come sempre, gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria. A Velletri mancano circa 80 unità, pari al 28% della pianta organica, in un carcere che ospita oltre 520 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 412. Le sezioni sono ancora inagibili a seguito della recente rivolta, ma il PRAP continua a inviare soggetti psichiatrici in assenza di un servizio H24 e senza alcuna reale possibilità di gestione da parte del personale in servizio. Questa gestione irresponsabile mette quotidianamente a rischio l’incolumità dei nostri Colleghi. Il Personale è stanco, esasperato e pronto all’autoconsegna e ad ogni altra forma di protesta istituzionale contro questo sistema di indifferenza.” In tutto il territorio del Lazio si registra inoltre una carenza di circa 920 unità di Polizia Penitenziaria. Gli ambienti di lavoro, in molti casi fatiscenti e del tutto inadeguati sotto il profilo della sicurezza, dell’igiene e della salubrità, aggravano ulteriormente le già critiche condizioni operative. Decine di postazioni restano quotidianamente scoperte per l’assenza cronica di Personale, costringendo gli Agenti in servizio a turni estenuanti e a piantonamenti con orari al di fuori di ogni previsione contrattuale, in aperta violazione dell’Accordo Nazionale Quadro e con una sistematica negazione dei diritti fondamentali degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria. L’OSAPP chiede urgenti ed irrimandabili interventi da parte del Ministero della Giustizia e dell’Amministrazione Penitenziaria, al fine di garantire dignità, sicurezza e rispetto per tutti gli Agenti di Polizia Penitenziaria operanti sia all’interno della Casa Circondariale di Velletri che negli altri Istituti Penitenziari del Lazio, gravemente compromessi da permanenti carenze organiche e strutturali.
OSAPP- Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria
Ufficio Stampa OSAPP